Massarosa

La Via delle Erbe e dei Fiori

La Via delle Erbe e dei Fiori è un percorso alla scoperta delle eccellenze e del territorio di Massarosa. Partendo dal centro del paese, si percorrono strade bianche e secondarie, visitando aziende agricole e florovivaistiche, con possibilità di acquisto dei prodotti, e godendo di paesaggi naturalistici di notevole interesse ecologico e ambientale. Dalle coltivazioni di fiori di loto, lavanda e eucalipto, passando per frutteti, vigneti e uliveti fino a godere degli scorci del Lago di Massaciuccoli.

Podere Lovolio

Il Podere Lovolio è un parco donato alla collettività dalla Fondazione Pomara Scibetta. Un parco che è un viaggio tra arte, natura e spiritualità che si sviluppa tra originali opere d’arte, orti e animali della fattoria. Suggestivo il “Tempio galleggiante”, una pagoda rossa in mezzo ad un laghetto. Un oasi di pace dove rilassarsi e riequilibrare il ritmo della vita a quello della natura.

La Brilla: antico opificio di Massarosa

La Brilla è un antico opificio di Massarosa un tempo destinato alla “brillatura” del riso. La Brilla si trova sulle sponde del lago di Massaciuccoli nella frazione di Quiesa. Uno degli angoli spettacolari della Versilia in un ambiente suggestivo dal punto di vista paesaggistico e ricco di attrattive naturalistiche e ambientali. Recentemente recuperato e reso fruibile a tutti, oggi è un importante polo culturale di Massarosa che conserva intatte le testimonianze di un passato non troppo lontano in cui la coltivazione del riso rosso di Massarosa e la sua lavorazione rappresentavano la principale risorsa del territorio lacustre.Visitando La Brilla è possibile ammirare gli imponenti macchinari ottocenteschi restaurati , che ne fanno un “unicum” nel suo genere.

Oasi Lipu Massaciuccoli

L’Oasi Lipu Massaciuccoli offre percorsi naturalistici all’interno della Riserva Naturale del Chiarone per vivere a 360° le zone del Lago di Massaciuccoli. Il percorso principale è costituito da un camminamento in legno su palafitta sulle sponde del lago.  Il percorso si snoda in mezzo al canneto e al falascheto, con brevi diramazioni conducono ai quattro osservatori, per finire in un bosco “il giardino delle farfalle”, una piccola isola di biodiversità vegetale in grado di accogliere e nutrire questi insetti in tutte le fasi del loro ciclo vitale. Presso l’Oasi Lipu è possibile richiedere kayak singoli e doppi, barchini e canoe canadesi da 2/3 posti per visitare autonomamente il lago o con la guida lipu per avere tutte le indicazioni e le mappe dei percorsi per birdwatching, fotografia naturalistica o per chiunque voglia ammirare i fitti canneti e gli angoli più suggestivi del lago di Massaciuccoli.

Area archeologica Massaciuccoli Romana

L’area archeologica Massaciuccoli Romana” si divide in due complessi principali: in alto sulla collina a sbalzo sul lago di Massaciuccoli i resti monumentali della villa dei Venulei con le terme, l’area dell’otium. In basso, il padiglione-museo diviso in due sezioni dalla strada che attraversa il paese di Massaciuccoli e da dove inizia il sentiero per le rovine della villa. Il padiglione comprende l’edificio con mosaico, la fattoria e l’area del negotium.

Pieve a Elici

L’origine di questa Pieve è avvolta nelle tenebre dell’alto Medioevo. Un gioiello arrivato intatto fino ai nostri giorni dopo secoli di ampliamenti, distruzioni e rifacimenti. I restauri compiuti all’inizio del ‘900 liberarono la chiesa dalle deturpazioni che il cattivo gusto e l’ignoranza le avevano causato, sicché oggi noi possiamo ammirare l’antica opera restituita in tutta la sua primitiva bellezza e austerità.
Il visitatore che ne varchi la soglia, non può sottrarsi all’arcano fascino che si sprigiona dalle navate di questo Tempio. Degne di nota: il Fonte Battesimale a immersione, ricostruito con il vecchio materiale sul suo originale tracciato. Un magnifico Trittico in marmo spicca in fondo alla navata mediana, al disopra dell’altare maggiore.
Le figure del Trittico rappresentano una Madonna con Bambino al centro, San Pantaleone nell’edicola di destra e San Giovanni Battista in quella di sinistra. Gli altari laterali sono sormontati da due magnifici affreschi: una Madonna con Bambino ed una Crocifissione, che risalgono rispettivamente al XIII e al XVII secolo.
Il primo, opera di chiara fattura romanica, è uno dei pochissimi affreschi, tutt’ora esistenti, della fine del XIII secolo. L’altro, un autentico capolavoro, attribuito dalla maggior parte degli studiosi a Guido Reni. Importante è anche il campanile con merli Ghibellini. Alto 29 metri, venne eretto nel secolo IX come torre di guardia e di avvistamento (all’epoca il mare giungeva quasi alle falde della collina).
Nel XII secolo fu trasformato in torre campanaria.

Ulivo millenario

A Massarosa si trova un ulivo molto particolare: “l’ulivo millenario”. Un bellissimo ulivo, che abita la valle di Campo Romano, località Piano del Quercione, da più di mille anni. Dell’ulivo millenario si hanno precise testimonianze da uno scrittore, George Martini. Durante un suo soggiorno nella zona, intorno a metà ‘700, trovò questo meraviglioso ulivo. Era il periodo della battitura e sull’albero, così enorme, a raccogliere le olive, c’erano ben 13 contadini. Contando gli zoccoli che stavano alla base dell’albero arrivò a 26. Da questo momento l’ulivo fu chiamato “l’ulivo dei trenta zoccoli” (arrotondando). Un tempo era molto più rigoglioso di oggi, anche se ha ancora una circonferenza di circa 10 metri, un’ altezza di 9 metri e una chioma di 10 metri. Studi stimano che l’ulivo abbia intorno ai duemila anni. La datazione, in questo caso è molto problematica per la sua conformazione.

Buca delle Fate

Il parco archeologico naturalistico La Buca delle Fate si trova tra Piano di Mommio e Mommio Castello, nel Comune di Massarosa. Si tratta di un sentiero nel bosco, in questo momento molto pulito e ben segnalato, facile da fare anche con bambini. Lungo il percorso, ben ombreggiato, si trovano diverse grotte risalenti all’epoca preistorica al cui interno sono stati ritrovati numerosi reperti, oggi visibili presso i Civici Musei di Villa Paolina a Viareggio, risalenti all’Età del Rame e al Paleolitico Medio: dalle ossa di diversi animali come mammut, cavalli, iene, rinoceronti, a quelle umane con il corredo fatto di bracciali e collane, andando indietro nel tempo fino all’Uomo di Neanderthal!